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13.12.11

Bunraku


Bunraku (USA, 2010)
di Guy Moshe
con Josh Hartnett, Gackt, Woody Harrelson, Ron Perlman, Kevin McKidd

Un mondo postapocalittico senza armi da fuoco in cui la gente si picchia e combatte con le spade, scenografie di cartone che zompano su e s'accartocciano come in un libro animato per bambini, colori tutti strani e un po' pazzerelli che cambiano all'improvviso sottolineando quel che accade, Woody Harrelson che fa Woody Harrelson zoppo, l'Uomo-Ragno trasformato in un mito da tramandare di generazione in generazione, Tommy di Trainspotting che combatte muovendosi come Gene Kelly, Josh Hartnett che si passa la mano sul cappello facendo il rumore del caricatore che frulla, tre orientali che fanno girare le spade e uno di loro è una stellina del pop, una sequenza picchiaduro a scorrimento ancora più di quella di Old Boy e che ci mette pure le scale e i diversi piani e che per stare sul sicuro ci piazza anche le musiche e gli effetti sonori da videogioco, i riferimenti colti al teatro giapponese e quelli ganzi a pezzetti casuali di cultura pop, Ron Perlman che fa Ron Perlman dopo essere andato dal barbiere di Rob Zombie, una tizia orientale discretamente gnocca, un inseguimento in macchina uscito dritto dai primi due Grand Theft Auto bidimensionali e che per stare sul sicuro ci piazza anche le musiche e gli effetti sonori da videogioco, la voce narrante di Mike Patton, un montaggio alternato di due tizi orientali che fanno il duello tutto silenzioso e a botta secca mentre nella stanza a fianco due tizi occidentali si prendono a cazzotti fortissimi, Demi Moore vecchia con la scollatura, accette lanciate in giro, una storiellina esile tutta incentrata sugli uomini d'onore uniti per sconfiggere il male, qualche battuta ganza e tante battute un po' inutili.

Bunraku è tutto questo. Ed è un po' tirato per le lunghe. E ha un po' quell'aria di chi ci crede troppo. Ma per fortuna la smussa con qualche momento ilare. E comunque, tutto sommato, in quel mucchio di cose là sopra ne ha almeno tre o quattro che valgono davvero la pena. Certo, fosse durato un po' di meno non si sarebbe lamentato nessuno.



Questo trailer qua sopra mi è apparso davanti in una sala cinematografica a Monaco qualche mese fa. Dopodiché il film mi sa che ha saltato un passaggio ed è uscito direttamente su DVD, dato che me lo sono trovato davanti al videonoleggio l'altra sera e che IMDB indica praticamente solo uscite in DVD, per tutto il pianeta. Tranne l'Italia, ovviamente. Fate un po' voi.

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