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18.12.12

L'uomo con i pugni di ferro


The Man With the Iron Fists (USA, 2012)
di RZA
con RZA, Rick Yune, Russell Crowe, Lucy Liu, Dave Bautista, Jamie Chung, Cung Le, Byron Man

La grande domanda del giorno: se sei un inglese/americano madrelingua, The Man with the Iron Fists ti risulta essere un titolo ridicolo e inguardabile tanto quanto quel L'uomo con i pugni di ferro che sta là sopra? Io il dubbio un po' ce l'ho, anche se poi rimane il fatto che alle spalle c'è tutto un discorso di abitudine "culturale" a un certo modo di far titoli. Sta di fatto che, se IMDB non mente, il film di RZA uscirà a fine febbraio in Italia con quel titolo lì, e, dai, una volta tanto, apprezziamo la fedeltà, tanto più che la sensazione trash restituita da questa traduzione è assolutamente coerente con lo spirito trash del film. Già, perché RZA, che è uno che c'ha una cultura sui film d'arti marziali dall'estremo oriente talmente ampia che ti ci senti preso a schiaffi, ha fatto un po' quel genere di operazione che tipicamente ci aspettiamo da Quentin Tarantino (che del resto "presents") e da suoi amiconi del calibro di Robert Rodriguez ed Eli Roth: "C'è questa cosa che mi piace tantissimo, la faccio pure io". Il problema è che il caro RZA non è Quentin e non è Robert (al massimo si potrebbe discutere del suo essere Eli).

The Man With the Iron Fists, infatti, è un film bruttarello, scarso nel ritmo, per nulla appassionante, che prova a mettere nei panni dell'eroe senza macchia quel faccia di sale che faceva il cattivo nel primo Fast and Furious e risulta francamente impacciato e trash un po' oltre quelle che sono le sue evidenti intenzioni. È anche un film che è difficile non prendere in simpatia, per carità, perché la passione, l'amore sincero e il rispetto per il genere si percepiscono pulsanti in ogni fotogramma, perché c'è un approccio alla violenza allo stesso tempo viscerale e buffonesco, perché è evidente che tutti si stanno divertendo come matti e perché, via, come fa a non starti simpatico uno che prende, dirige il film d'arti marziali dei suoi sogni, ci si infila nei panni dell'eroe cupo e silenzioso e organizza una scena in cui si mena con un Batista d'ottone?

Purtroppo, però, le cose non funzionano mica tanto bene. Da un lato, c'è il problema che la maggior parte degli attori appare un po' fuori ruolo, non tanto nella recitazione (Russell Crowe e Byron Man, in particolare, si mangiano tutti gli altri con le loro sbracate... anche se non ci vuole molto a mangiarsi quegli altri), quanto nell'azione, che, tolta quella bella coreografia di gruppo centrale al ristorante, non è niente di che. E lo stesso gran bordello finale a quattro vie lascia il tempo che trova, bello più nella concezione che nei fatti e con le mazzate fra RZA e Batista in grado di spiccare più per demeriti degli altri che meriti loro. Del resto, se il film ti mette da una parte la panza di Russell Crowe che si agita a caso, dall'altra due incapaci che neanche fan volare un pugno e in mezzo l'unico atleta davvero spettacolare sprecato contro Lucy Liu che arranca aiutata dal montaggio, ci vuole poco a vincere, quando tiri pizze di ferro a una faccia d'ottone (e manici di scopa). Ed è un peccato, perché poi, fra specchi, fumi, colori, effetti speciali e fiotti di sangue, oltre all'affetto, all'amore e alle citazioni, RZA ci mette pure qualche bell'immagine. Ma forse non è abbastanza. O forse sì. Magari uno s'accontenta anche.

Il film l'ho visto qua a Monaco, in lingua originale, circa tre settimane fa. In Italia, come detto, dovrebbe arrivare il 28 febbraio. Dubito col doppiaggio ci si perda molto, al di là di Russell Crowe che gigioneggia e di RZA che non si capisce niente quando parla.

2 commenti:

si vedeva che era una cagata

ps batista sarà il cattivo principale di riddick 3

Uhm, non so se c'ha il carisma "attoriale" per reggere il ruolo di cattivo principale. Mboh, vedremo.

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